Tutti i saloni di parrucchieri sono costantemente visitati da eserciti di rappresentanti che non parlano di formazione ma tentano di vendere i loro prodotti, esaltandone le qualità uniche nel mondo. In altri termini, prendendo in considerazione il mare magnum del settore professionale acconciatura, questi individui affermano addirittura che il loro brand non ha eguali in tutto il globo terracqueo.
«Eccezzziunale… veramente!» direbbe Diego Abatantuono.
Nella maggioranza dei casi sappiamo che si tratta di balle belle e buone e, mediante una rapida ricerca sul web, è facile smascherare questi sedicenti professionisti; o meglio, dilettanti. Di contro, sono pochi gli agenti di commercio che si propongono in maniera alternativa, che non rompono i coglioni per ore elogiando le qualità delle proprie tinture per capelli e che suggeriscono di svolgere aggiornamenti all’hairdresser.
Tuttavia, giunti a questo punto, come diceva Antonio Lubrano, una domanda sorge spontanea al parrucchiere.
Ma questi corsi, servono davvero?
Corsi che non servono
Sembra impossibile ma spesso il rappresentante, anche se mosso da buone intenzioni, vende al suo cliente un corso che non lo aiuta a migliorare. Talvolta ciò può accadere per inesperienza, posto che l’agente non ha effettuato un’attenta analisi dei bisogni del parrucchiere. In altre circostanze viene suggerito un determinato aggiornamento solo perché il venditore viene sollecitato a farlo direttamente dal suo area manager o dal concessionario, che debbono riempire le sale delle loro accademie. È brutto vedere le aule vuote, vero?
Altre volte invece accade che l’agente decide di proporre quel corso perché deve raggiungere il target aziendale e pertanto è interessato a incassare un premio in danaro. Ebbene sì, non tutti sono mossi da buone intenzioni. Ma tant’è.
Tornando a noi, quando si seguono questi schemi, l’aggiornamento non porta a nulla e l’acconciatore si incazza da morire.
Del resto, a chi piace buttare via soldi?
E che comunque, chi può permettersi di perdere tempo?
Un piano di formazione personalizzato
Oggi più che mai, invece, l’acconciatore necessita di un vero professionista che, attraverso un’analisi accurata del suo salone, abbia la voglia di conoscere a fondo la sua attività commerciale. Occorre incontrarsi, parlare, abbattere il muro della diffidenza e mettere a nudo le proprie aspirazioni, se si vuole realmente intraprendere un ottimo percorso di formazione. I servizi sono il cuore pulsante del negozio di parrucchieri e senza un importante investimento su di essi, non è possibile crescere. Non solo, se il salone impiega degli addetti, è doveroso parlare a ognuno di essi, coinvolgerli e creare con loro un rapporto di fiducia.
Solo dopo aver ottenuto tutte queste informazioni è possibile programmare un meticoloso piano di formazione che deve avere un obiettivo ben definito, fissato nel medio/lungo termine. Del resto è ridicolo pensare di ottenere un incremento di fatturato il mese dopo aver svolto un solo aggiornamento, quando sono anni che il salone continua a stagnare. Viceversa soltanto nel corso di mesi, studiando, seguendo i consigli del proprio agente, fissando appuntamenti settimanali di monitoraggio ed esercitandosi in maniera accurata, è possibile vedere dei risultati.
Questo è il modo in cui ho impostato la mia attività di consulente e come ho aiutato e continuo ad aiutare i miei clienti.
Se ti servono consigli, non esitare a scrivermi.