Il mondo dei parrucchieri è un luogo vecchio e volubile. Un attimo prima accettiamo tutti le onde da sirena, l’attimo dopo tagliamo le punte per scegliere il Pixie Cut. Non riusciamo nemmeno a stare al passo. Ma un’acconciatura che ha resistito alla prova del tempo è il balayage. Il balayage è la tecnica di colorazione per eccellenza che richiede poca manutenzione e a cui ci siamo rivolte per anni per ottenere quella sottile tonalità baciata dal sole che cresce senza sforzo, così come lo sciatusc.
In cosa consiste lo sciatusc?
Questa tecnica di colorazione consiste nel passare delicatamente sezioni di capelli su riflessi biondi o dorati, come lo sciatusc.
Ma, a differenza di altre tecniche di colorazione, i riflessi vengono sfumati in modo omogeneo sulle lunghezze (pensate a un delicato color caramello che si mescola con un biondo luminoso), in modo che non rimangano mai striature di colore o radici evidenti.
Anzi, con il tempo il colore diventa più omogeneo.
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Non è una novità – è stata la preferita di celebrità e influencer per anni – ma dal momento che questa tecnica dà una dimensione così bella, non andrà da nessuna parte rapidamente.
Tuttavia, è stata aggiornata.
Gli stilisti professionisti continuano a sperimentare nuove combinazioni di colori e tecniche di applicazione che lasciano una finitura più morbida e splendida che mai.
Una di queste tecniche è appena arrivata dall’Italia e prevediamo che farà la differenza quest’estate.
La tecnica italiana dello sciatusc
La versione aggiornata della tecnica si chiama Shatush, una tecnica a mano libera che mette in risalto solo i capelli che saranno baciati dal sole.
Domenico Casella, nuovo Senior Colorist di Neville Hair & Beauty, ha portato questa tecnica dall’Italia e la gente ne va matta. Simile al balayage, lo sciatusc è morbidissimo, con una finitura delicata.
È un servizio di colore perfetto per chiunque voglia dare una dimensione ai propri capelli.
Domenico crea questo look in modo magistrale usando solo la punta delle dita e i coni.
Usando sia la punta delle dita che le mani per applicare il colore, gli permette di dipingere delicatamente il colore.
Una pennellata può produrre risultati più definiti, ma Domenico preferisce lavorare con le mani perché ha un maggiore controllo sulla sensibilità dei capelli.
Applicazione tecnica
Per quanto riguarda i coni, dice che vengono utilizzati per ottenere l’effetto gradiente.
I capelli più vicini al cono sono più scuri e più sfumati, mentre i capelli esterni che circondano il viso sono più chiari e più vivaci.
Utilizzando un cono, la parrucchiera è in grado di ottenere effetti simili a quelli del balayage e, usando le mani sopra il cono, ha una maggiore versatilità ed è in grado di costruire il colore senza usare lamine, migliorando così la condizione dei capelli e aiutandoli a proteggersi dal calore.
Questa tecnica è la migliore per chi cerca un look naturale, meno complicazioni e meno rinvigorimenti.
I risultati dell’ibrido di colore a cono sono molto più naturali e, a differenza del balayage standard, la tecnica del colore ibrido è altamente visiva.